Ep. 2 | GLORIA ANZALDÚA – Parlare
Cosa significa parlare quando la lingua stessa diventa un confine? In questo episodio Mena Mitrano ci racconta Gloria Anzaldúa, la pensatrice chicana che ha trasformato la frontiera tra USA e Messico in una metafora dell’identità contemporanea. Con Borderlands/La Frontera, Anzaldúa dà voce alla “mestiza”, un’identità plurale che vive tra culture, lingue e miti diversi, mostrandoci che prendere la parola è un gesto di cittadinanza necessario: un modo per costruire mondi più aperti, più complessi, più inclusivi.
Se vi appassionano gli incipit letterari ascoltate il podcast CHI BEN COMINCIA. Non vi stancate mai di citare Shakespeare? KILL WILL è il podcast per voi. Per scoprire invece altre storie bellissime dai professori di Università Ca’ Foscari su quello che fanno, studiano o insegnano ascoltate I DONI DI VENEZIA.
Fonti bibliografiche per questo episodio:
Mara De Chiara, La traccia dell’altra. Scrittura, identità e miti del femminile. Napoli: Liguori, 2001.
Gloria E. Anzaldúa, Terre di confine. La frontera. La nuova mestiza. Trad. Paola Zaccaria. Edizioni Black Coffee, 2022.
Gloria E. Anzaldúa e Cherrie Moraga, a cura di, This Bridge Called My Back: Writings by Radical Women of Color. Persephone Press, 1981.
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IL DIRITTO DI PENSARE
di Mena Mitrano
La cittadinanza è solo una condizione giuridica? In questo podcast, Mena Mitrano ci porta tra le idee di sei grandi pensatrici – Sontag, Anzaldúa, Zambrano, Sedgwick, Arendt, Putino – che hanno ampliato i confini di ciò che significa appartenere. Un viaggio attraverso sei parole chiave per riscoprire la cittadinanza come pratica del pensiero e spazio di inclusione per tutte e tutti.



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