INFO EPISODIO

Ep. 01 | Un anarchico a Milano

A cosa serve un quadro? Nel 1972 il comune di MIlano propone a Enrico Baj una retrospettiva delle sue opere più importanti, l’artista sceglierà di esporre una singola opera intitolata “I funerali dell’anarchico Pinelli”. L’inaugurazione di quella mostra non avvenne mai. Il quadro (che viene definito da molti “La Guernica italiana”) dovrà aspettare 40 anni prima di essere esposto nella città di Milano. Oggi, dopo la mostra “Baj Chez Baj”, l’opera è esposta in una sala dedicata alla grande installazione al Museo del ‘900 di Milano.

Progetto senza titolo (7)

LA SINDROME DI BAJ

DI DANIELE VASCHI

Esiste un disturbo psicosomatico molto raro che colpisce alcune persone che si trovano di fronte a delle opere d’arte, lo chiamano sindrome di Stendhal. I sintomi possono essere tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni dovute allo shock di trovarsi di fronte ad un’opera di straordinaria bellezza. Fin qui però, non si era ancora sperimentato quello che è successo a Daniele Vaschi, che non è rimasto colpito da un singolo quadro di un artista, ma da tutta la sua intera produzione. Daniele Vaschi per mesi non ha fatto altro che pensare a Enrico Baj.
Preso atto della gravità della situazione, l’idea di realizzare un podcast in sei capitoli è stata l’unica via di uscita che poteva percorrere. Un viaggio dentro la sua ossessione alla ricerca di Enrico Baj, in compagnia di Generali, ultracorpi, meccani e delle voci di chi ha conosciuto il pittore, il saggista, l’intellettuale patafisico. Cosa è successo a Daniele Vaschi? Perchè diciamoci la verità, cos’è un quadro? a cosa serve? chi è un artista? e poi perchè ci si deve sempre innamorare di qualcuno o qualcosa? Questa è: “ La sindrome di Baj.

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