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INFO EPISODIO

Ep. 34 | J.K. Rowling
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Di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri.
Questo episodio è realizzato in collaborazione con buddybank powered by UniCredit.
Com’è riuscita una ragazza di 25 anni a tracciare le fondamenta di un mondo che poi abbiamo abitato in tantissimi, scrivendo una saga che ha venduto cinquecento milioni di copie e che le ha permesso di essere la prima persona a diventare miliardaria grazie ai suoi libri?
Ci è riuscita aspettando un treno in ritardo. I treni, nella vita di J.K. Rowling, sono fondamentali.
E di treni, magie e identità parliamo con Drusilla Foer, nostra ospite.
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MORGANA

SONO IO L’UOMO RICCO, STORIE DI DONNE CHE NON HANNO AVUTO BISOGNO DI SPOSARE UN UOMO CON I SOLDI

di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri

Realizzato in collaborazione con buddybank powered by UniCredit.
Sono io l’uomo ricco, storie di donne che non hanno avuto bisogno di sposare un uomo con i soldi. Donne fuori dagli schemi, controcorrente, strane, pericolose, esagerate, stronze, a modo loro tutte diverse e difficili da collocare. Donne che con le proprie vite e il proprio lavoro hanno contribuito o contribuiscono a colmare il gender gap proprio partendo dalla possibilità e capacità di gestire in autonomia il proprio denaro.

Illustrazione di MP5

2 Comments
  • Claudia
    Posted at 17:48h, 17 Aprile

    In quanto donna sono molto (molto!) grata alla Rowling e ai suoi Harry Potter. Gli uomini non leggono autrici donne. E i maschietti non leggono libri con eroine femmine. Non sono mai stati costretti o invitati o abituati ad immedesimarsi con una eroina femmina. Noi femmine invece sì. Da subito, da piccoline, non siamo mai noi a “salvare il mondo”. È sempre un lui. Lei, il personaggio femminile, la “principessa” di turno, è sempre giovane, bella, passiva (che ha bisogno di essere salvata, da qualcosa o da qualcuno). In Harry Potter c’è Hermione e FINALMENTE anche noi femmine abbiamo la nostra eroina: è intelligente, coraggiosa, rispettosa, leale, una principessa (si fa rimettere a posto i denti in modo da essere più bella e si sente “principessa” quando va al ballo… Il vestito, l’essere bella…) ma è anche una combattente! Un vero guerriero. E’ anche impegnata per i discriminati, si impegna e milita. Ed è su di lei che (come nella realtà) ricade il carico mentale: è lei che prevede e organizza la caccia agli horcrux. Mentre i suoi 2 compagni pensano di partire con le mani in tasca, lei sono settimane che organizza la spedizione, anche per i 2 maschi di turno. E i suoi due compagni lo ammettono prima ancora di appurare che lei abbia organizzato tutto: “non arriviamo da nessuna parte senza Hermione”. Finalmente! Finalmente ci sono tutti questi libri – letti anche dai maschietti – in cui tutti possano assistere ad una figura femminile come Hermione. Finalmente! Grazie! E – ciliegina sulla torta – lei non si innamora del protagonista. Lei non è “il trofeo” del protagonista. Metà delle persone che hanno letto HP non lo avrebbero nemmeno considerato se il titolo fosse stato “Hermione Granger &…”. Abbiamo bisogno di personaggi, femmine, attive (non prede o trofei), eroiche, e ammirate anche dai maschi. E, purtroppo, per ora, può avvenire solo se facciamo in modo che anche i maschietti leggano libri con tali eroine. Hermione è la mia eroina! Si è “fatta da sola”, niente le è stato regalato. Deve fare fatica per essere all’altezza di coloro che hanno tutto fornito su un vassoio d’argento (i nati da genitori maghi) come avviene per le donne che nascono in una società patriarcale. Non la strangolerei per niente. E finalmente non si punta sul suo guardaroba. (“ti salvo, ma non ti salvo dal tuo male” è una lettura che mi è piaciuta molto. Grazie).

  • Nora
    Posted at 22:35h, 24 Aprile

    Che meraviglia del pensiero questa conversazione con Drusilla! Grazie con tutto il cuore.