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INFO EPISODIO

Ep. 10 Gli Usa e l’Afghanistan, da Rambo a Joe Biden

Nel 1988 esce in tutto il mondo Rambo III. Il terzo capitolo della saga dell’eroe che più di tutti incarna i valori dell’America reaganiana, nella sua versione originaria è dedicato “ai valorosi combattenti Mujahideen”, che avevano fermato l’avanzata sovietica in Afghanistan. Nell’agosto del 2021, la clamorosa ritirata dell’esercito americano da Kabul e il ritorno al potere dei talebani, un tempo finanziati dagli Usa e poi diventati acerrimi nemici, segnano la tragica conclusione di una vicenda che per oltre 30 anni ha occupato l’agenda politica del governo statunitense e dei suoi alleati. Nel nuovo episodio di Usa con cautela Federico e Marina ripercorrono le principali tappe di questa lunga epopea, soffermandosi in particolare sull’11 settembre, cui Marina, che quel giorno del 2001 si trovava a New York, dedica il toccante intermezzo di puntata. E con l’aiuto di Luca Celada, giornalista e autore del libro Autunno americano, cercano di rispondere al grande quesito di fondo: detto che noi occidentali non siamo riusciti a cambiare l’Afghanistan, non sarà mica stato l’Afghanistan a cambiare profondamente noi e le nostre società?

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USA CON CAUTELA

di Marina Viola e Federico Bernocchi

Un confronto e una riflessione a due voci su grandi temi e piccoli luoghi comuni visti dai due lati dell’Oceano, per scoprire come Italia e Stati Uniti si guardano vicendevolmente nell’era di Trump&Salvini, del Covid e di BlackLivesMatter.
Da una parte Marina Viola, scrittrice, italiana che vive a Boston da più di 25 anni, ormai più americana che italiana.
Dall’altra Federico Bernocchi, conduttore radiofonico, italiano che prima del Covid progettava di trasferirsi oltre oceano per seguire la fidanzata, ma con lo spirito da portabandiera tricolore.
Due modi diversi di vedere gli Stati  Uniti: chi li conosce bene, e chi invece sta tentando di capirli. Chi li ha scelti, e chi invece, per ora, li subisce.
E ovviamente, due modi diversi di vedere l’Italia.

Illustrazione: Giacomo Botto

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