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DA KIEV

di Annalisa Camilli

Da Kiev è un podcast registrato da Annalisa Camilli dalla capitale ucraina. Un reportage audio vivo, con suoni ed effetti registrati in presa diretta e la voce di chi ha perso la casa per i bombardamenti, non è riuscito a scappare o ha scelto di rimanere, uno sguardo approfondito sulla vita delle persone comuni coinvolte nel conflitto che sta sconvolgendo l’Europa.

Illustrazione di Giacomo Botto

Musiche: Epidemic Sound

  • Di Mariupol è rimasta solo un’idea, i ricordi di chi ci abitava. Mariupol era un porto, una città cosmopolita affacciata sul mare di Azov. Oggi è ridotta in macerie. Quello che sopravvive sono le sue storie, le memorie degli sfollati accolti nell’hot...

  • Igor Trotsak ha ancora in mente il rumore incessante delle bombe che esplodono sulla sua testa, le pareti che tremano, la sensazione che tutto gli cadrà addosso da un momento all’altro. Ha 27 anni, è un ingegnere elettronico e insieme alla moglie Tan...

  • Le nuvole si riflettono sullo specchio d’acqua che ha invaso le strade e gli orti di Demydiv, un villaggio a nord di Kiev, dove a marzo c’è stata una grossa inondazione. L’alluvione però non è stata causata dalla natura, ma dall’esercito ucraino che ...

  • Com’è la guerra vissuta da reporter? E com’è la guerra vissuta da casa? In questa bonus track di Da Kiev, registrata live al Salone del libro di Torino 2022, la giornalista Annalisa Camilli racconta la sua esperienza di reporter a Kiev e come si ...

  • Eugene non riesce più a dormire da quando ha dovuto esumare il corpo di una bambina di sei anni in un villaggio vicino a Buča, una cittadina trenta chilometri a nord-ovest di Kiev. Era morta di stenti nella cantina della sua casa, dopo che la madre e...

  • A due mesi dall’inizio della guerra qualcosa è cambiato: il flusso in uscita è diminuito e nel piazzale davanti alla stazione dei treni è tornata la normalità. In questa seconda fase della guerra le stazioni dei treni sono diventate pericolose, l’av...

  • A due mesi dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il dibattito pubblico ha perso ogni limite e anche il senso della realtà. Ci si divide come allo stadio, si mettono in discussione perfino i fatti, la cronaca degli avvenimenti. Non è che ...

  • È la più grossa crisi dei rifugiati dalla seconda guerra mondiale e nei prossimi anni questa potrebbe essere uno dei focolai di nuovi populismi. Queste persone che scappano dalla guerra seguono i loro legami familiari o elettivi, provano ad andare ne...

  • Gli abitanti di Kiev che sono rimasti continuano a prepararsi a una battaglia che, se avvenisse, sarebbe probabilmente una guerriglia strada per strada, un bagno di sangue. Intanto c’è uno strano sentimento di scampato pericolo: tutti si aspettavano ...

  • A Kiev c’è un ponte che separa la vita dalla morte, dietro le spalle il fuoco dei cecchini, davanti la speranza della salvezza. È il ponte di Irpin, che è stato fatto saltare dagli ucraini per rallentare l’avanzata russa a nord-ovest della capitale. ...

  • Le cantine, i garage, le stazioni della metropolitana sono diventate una città parallela: in superficie la capitale ucraina è semideserta, i negozi chiusi, tutte le attività sospese, il coprifuoco dalle cinque del pomeriggio alle sette di mattina. La...

  • Sono già cinque i giornalisti morti in uno dei conflitti più pericolosi della storia recente. Pericoloso perché si combatte con l’artiglieria, pericoloso perché nelle zone contese i cecchini sparano all’impazzata sui civili e anche sui giornalisti. P...

  • Dopo tanti annunci, la guerra è arrivata nel cuore della capitale con i suoi segni: le esplosioni, le sirene, i palazzi che tremano, i vetri che si rompono, i morti. Nell’aria c’è un odore acre di esplosivo, misto a una polvere che sembra carbone. In...

  • Dall’alba del 24 febbraio l’Ucraina è sotto attacco. A Kiev si combatte da più di due settimane. La città è attaccata da Nord-ovest e pure da Nord-est. Il rischio è che presto sia isolata e sotto assedio. Le sirene di notte suonano di continuo, metà ...

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ANNALISA CAMILLI  

Annalisa Camilli è nata a Roma nel 1980. Dal 2007 scrive reportage e inchieste per Internazionale. Nel 2017, ha vinto l’Anna Lindh Mediterranean Journalist Award per l’inchiesta La barca senza nome, e per il giornalismo ha ricevuto nel 2019 il premio Cristina Matano e nel 2020 il Premio Saverio Tutino. Ha scritto La legge del mare (Rizzoli, 2019) sulla campagna di criminalizzazione delle ong nel Mediterraneo, finalista al Premio Leogrande nel 2020 e al Premio Estense nel 2020. È autrice del podcast Limoni, il racconto del G8 di Genova (2021).

INFO SERIE

Una produzione storielibere.fm
Di Gian Andrea Cerone e Rossana De Michele

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