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Nelle storie delle sorelle Wachowski puoi essere tutto ciò che vuoi. Pensiamo a Matrix, che Lilly stessa ha definito come un’allegoria/manifesto dell’esperienza di non riconoscersi nel proprio sesso biologico, dicendo “È una saga nata dalla furia contro ogni forma di oppressione. E quella furia irrequieta era relativa al fatto che io per prima mi sentivo oppressa. Mi forzavo di reprimere me stessa”. È anche grazie a Lana e Lilly se oggi possiamo reprimerci sempre meno.