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La Morgana di oggi è una donna che nell'iconografia cristiana tiene un giglio in una mano e un libro nell’altra, simboli della purezza e della dottrina. È la figlia del tintore, e a Siena passa per pazza o strega, nella migliore delle ipotesi “strana”. C’è chi dice che è una veggente e che sa leggere nel pensiero, che è serva di Dio, o del Diavolo. E’ semianalfabeta, eppure è suo “Il Dialogo della Divina Provvidenza”, uno dei capolavori della letteratura mistica e della prosa italiana del XIV secolo.