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Come funziona la più importante fiera professionale di editoria per l’infanzia a livello mondiale, la Children’s Book Fair, che si tiene ogni anno a Bologna in primavera? Quanto conta il segmento dedicato ai lettori e alle lettrici più giovani all’interno del mercato editoriale italiano? E soprattutto, è possibile individuare un tratto specifico che caratterizza i libri per bambini? Sfogliando l’abbecedario di Alfabeto italiano, la pagina si è aperta alla lettera B: la B di Bambini, la parola su cui ci fermiamo in questa tappa del nostro viaggio nell’editoria italiana. E che parola importante! Perché pensare ai bambini vuol dire pensare al futuro, immaginare come sarà il mondo fra venti o trent’anni. Con Elena Pasoli (Bologna Children's Book Fair) e Fausta Orecchio (Orecchio Acerbo).Sfogliando l’abbecedario di Alfabeto italiano, la pagina si è aperta alla lettera H: la H di Hobby, la parola su cui ci fermiamo in questa tappa del nostro viaggio nell’editoria italiana. Una parola moderna? In effetti nel nostro paese si parla di hobby solo da alcuni decenni, grossomodo dalla metà del ventesimo secolo, ma alle spalle questo termine ha una storia antica. Con Giusy Marzano e Andrea Palombi